LA CIVILTà DEL RIUSO!
- nessuna parola, un minuto di silenzio -
L’ uomo crea i suoi sentieri. Storico-culturali sicuramente. Fisici non proprio.
L’ uomo ha costruito le strade sulle antiche vie, le vie sui percorsi, i percorsi sulle mulattiere, e poi si salta l’ anello di congiunzione. Sono stati gli animali a creare più o meno involontariamente i primi transiti, appoggiandosi ai limiti naturali geologici e vegetali, e sui quali poi l’ uomo è intervenuto.
Simbiosi, cooperazione, collaborazione. Uso su uso e disuso. Così il paesaggio è stato sgomitolato in fili e nastri di terra libera per poter transitare, andare, passare, muoversi.
Paesaggio di passaggi. E continuando la catena si potrebbe aggiungere l’ anello dei paesaggi-passaggi culturali costruiti su quelli fisici artificiali o naturali.
La natura transita e crea un paesaggio. L’ uomo transita e crea un paesaggio.
“Sovra-paesaggio”?
Varco da cui si esce o si può uscire. Sul vocabolario della lingua italiana l’ uscita è indicata così. Ma un’ uscita implica la presenza di qualcosa che chiude e che delimita per i motivi più vari. Ed uscita non è l’ entrata.
Uscita è per andar via, forse per fuggire. L’ Uscita esclude l’ altro da noi, lo taglia via. E fuori cosa c’ è?
I cinghiali hanno creato questo passaggio, spavaldi di quel confine tra “selvaggio” e “civilizzato” che tanto terrorizza l’ essere umano e che smuove in lui sentimenti atavici e ancestrali. Queste paure, arroccate ormai su fermi scogli culturali, hanno fatto anche della natura più quieta, come quella delle campagne romane, luoghi popolati da creature feroci, virus letali e piante velenose. Uno scenario quasi primordiale in un mondo ormai impastato e modellato a nostro piacimento.
Passaggio animale, uscita umana quindi. E l’ uomo rimane dentro la sua “comfort-zone” beato e schivo. Forse.
Questo distaccarsi ha fatto dell’ essere umano un essere debole. Anche il polline si è tramutato quasi in virus. E così ci ammaliamo, e ci ostiniamo a farlo standocene sulle nostre rocche asettiche e insegnando a chi viene dopo di noi ad arrotolarsi su vaghe sicurezze.
Cinghiale mostro mitologico che vaga tra inferi e mondo terrestre o semplice “passante”?