martedì 8 giugno 2010

sul sentiero On Nature

Incamminarsi sul sentiero On Nature è un pò affidarsi alla scoperta di cose che sono sempre con noi, un pò di ognuno di noi, uomini su questa terra, e che non vediamo.
Prendi la mappa e inizia a camminare.
Il percorso è semplice, devi solo andare avanti, ma lo sguardo può prendere infiniite direzioni.
Trovi in questa sorta di pellegrinaggio, vissuto da più persone in questo periodo, immagini, pensieri, la "natura" come luogo fisico, luogo del nostro vissuto, luogo della mente.
Praticamente cammini sul percorso stabilito da Diego, che sorpassando il verde prato occupato qua e là da alberi di varie specie, passa attraverso il bosco, poi esce ai limiti del campo, per poi risalire su per la collina fino al solitario cerro, da cui si vede la "confusione ordinata" della natura ma anche qui un timido imporsi della mano umana con alcune paradossali ville in lontananza, e ancora si trasforma in una timida stradina non più sterrata ma con le tracce di una abbandonata strada comunale, che guarda un frutteto a braccetto con capannoni pieni di oggetti destinati al lavoro umano.
E ancora cammini e ancora vivi una metamorfosi, il paesaggio cambia, costeggi il muro della fondazione , la dimora umana, e ancora risali su per il cocuzzolo, in mezzo all'"erba" alta, ancora da tagliare, da districare, ti fermi un attimo, individui il percorso stabilito per il tuo andare, che è quello già percorso da altri prima di te, dagli animali, dai cani, dagli uomini: come l' antica via della seta: passaggi obbligati stabiliti dalla storia, e dalle generazioni che ci hanno preceduto.
Nel tuo andare incontri altre comunità, altre organizzazioni di vita, come quella delle formiche, e scopriamo come si condivide lo stesso suolo, lo stesso tempo, la stessa acqua, la stessa aria.
Questo è solo uno dei possibili strati di osservazione, i rimandi sono infiniti, come le possibili realtà che ogni essere vivente può vivere e deve affrontare ogni giorno. La mappa fisica, cartacea e la mappa del pensiero coincidono? si confondono? si contrappongono? si superano, si colmano? è tutta la stessa realtà che porta ad infinite altre verità.
Così credo che guardi il prospetto disegnato, cosi accanto guardi il percorso della tua mente, che ha radici nel mondo e si disperde nel pensiero, o che può essere anche il contrario: il pensiero disperde le sue radici nel mondo. Il punto può essere come vediamo la realtà e che rappresentazione ce ne facciamo? Quale sia la rappresentazione forse è il punto per capire cosa immaginiamo, cosa vorremmo, e quindi cosa e come cambiaremo; capire cosa vediamo per capire cosa vedremo.
Per questo essere consapevoli e sforzarsi di guardare ciò che ci circonda è la nostra unica possibilità di sopravvivenza, la complessità porta a far domande, finchè non smetteremo di farle avremo una possibilità di cambiare e trasformarci, come la vita, di vivere. Vorrei sapere cosa ne pensate!
valentina

1 commento:

  1. yay!
    la mappa si scarica qua':
    http://www.flickr.com/photos/the_weed_one/4634387201/

    e i testi qua': http://www.flickr.com/photos/the_weed_one/4634385765

    Grazie Valentina!
    :)

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