Il soggetto è sempre la natura con le sue stagioni.
La natura nell' haiku è un filo d' erba come la neve, il canto degli uccelli come un movimento umano. Spesso il soggetto è l' acqua. Ed è l' acqua a essere universalmente il simbolo della vita. La parola italiana natura deriva dal verbo latino 'nascere'. E' dunque l' acqua vita e quindi vita la natura.
Tre versi. Un confine (mentale) zen che descrive nel minimo l' immenso di ciò che non racconta.
natura: 自然 shizen
acqua: 水 mizu
vita: 生活 seikatsu
Indico qui alcuni componimenti che ho scelto perchè in qualche modo mi riportano alle discussioni con Diego.
foglie
adagiate su una pietra
sepolta nell' acqua
Naito Jōsō (1662-1704)
stringono la via
le spighe dell' orzo
pesanti di pioggia
Naito Jōsō(1662-1704)
si mescolano
il lago e il fiume
nella pioggia di primavera
Yosa Buson
(1715-1783)
giorno di primavera:
si perde lo sguardo in un giardino
largo tre piedi
Kobayashi Issa
(1763-1828)
erba estiva:
per molti guerrieri
la fine di un sogno
Matsuo Bashō
(1644-1694)
è primavera:
una collina che non ha nome
velata nel mattino
Matsuo Bashō
(1644-1694)
fantastico!
RispondiEliminavolevo publicare un'altro articolo prendendo spunto da una conversazione che ho avuto con uno dei ragazzi/attivatori sociali che lavorano al campo Rom qua' a Prima Porta.
Si parlava di Misticanza, la rinomata non-ricetta tipica della campagna Romana e ricca delle erbe spontanee che la stagione offre.
Ma aspetto, lasciando questo contributo poetico rinfrescare dall'alto il resto del blog.
Un cosa sicura e molto ammirata dell'acqua e' la sua capacita' di scendere, portando verso il basso particelle esposte, rinfrescando e nutrendo nel processo..
uhmm forse mi sono perso..
oops
:)