venerdì 23 aprile 2010

Questo e' l'anno dei Gerani




Cosi' ha detto Francesco DeSantis, ed effettivamente il prato ne e' pieno.
Gli anni cambiano, e le rappresentanze botaniche si adeguano, alcuni anni ci sono piu' di un certo tipo, altri anni certe speci non si trovano proprio.
L'anno scorso c'era una rappresentanza vistosa di carotoni, Daucus carota, ed il perche', ti spiegava tua madre, bisognava ricercarlo nella successione climatica: l'anno scorso ha avuto una primavera molto piovosa, seguita da un'estate estremamente secca. L'acqua c'era, ma era scesa bassa nel terreno, e le piante con radice lunga hanno potuto trarne vantaggio e fiorire rigogliosamente.

Martedi vi siete trovati per l'incontro settimanale e si e' discusso a lungo su possibili concretizzazioni di questo viaggio investigativo, con i pro e contro di una o l'altra iniziativa.

Si e' discusso il ruolo della Fondazione davanti a questo progetto che mira ad un' apertura populista e non del tutto atipica: una Giornata della Misticanza.
Le obiezioni da un punto di vista qualitativo delle investigazioni artistiche sono valide, con tanto di esempi di progetti simili in altre locazioni, anche se loro si interessano piu' del cucina-guarda-apprezza-mangia (vedi artedamangiare.it).
Eppure, nonostante tutto, il modo migliore di esporre cio' che si e' valutato e' proprio una semplificazione di contenuti.
Dal tuo punto di vista l'Arte Contemporanea deve essere rivisitata in tutti i suoi sprechi, tanto quanto il nostro vivere quotidiano di condizionatori d'aria, di macchine veloci, telefonini alla moda e piu'.
Tu come artista proponi una provocazione non indifferente, tanto quanto altri gia' stanno facendo, come WorldWatch per esempio, l'associazione indipendente di analisi globale stimata in tutto il mondo per la loro obbiettivita', che hanno deciso di non publicare piu' il loro bimestrale cartaceo, subito dopo aver reso publica l'ultima analisi, State of the World.
I motivi dell'abbandono del formato cartaceo sono presentati come economici, peccato, hanno perso la possibilita' di dire qualcosa di piu' con il loro esempio. Le loro parole sono pero' autorevoli e punto di riflessione.

Riporti qua' una tua traduzione dall'introduzione allo studio:

Nel 2006, la popolazione mondiale ha speso 30,5 miliardi di dollari in beni e servizi.
Nel solo 2008 sono state acquistate 68 milioni veicoli, 85 milioni frigoriferi, 297 milioni computer, e 1,2 miliardi di cellulari.
Il consumo è cresciuto notevolmente negli ultimi cinque decenni, un aumento del 28 percento rispetto al 23.900 miliardi dollari spesi nel 1996 e fino a sei volte dai 4.900 miliardi dollari spesi nel 1960.
Alcuni di questi aumenti derivano dalla crescita della popolazione, ma quetsa è cresciuta solo di un fattore di 2,2 tra il 1960 e 2006, mentre le spese di consumo per persona sono triplicate.
Trasformare le culture non è, ovviamente, un compito facile. Tutto ciò richiederà decenni di sforzi in cui pionieri culturali, quelli che possono uscire dalle loro realtà culturali sufficientemente da esaminare criticamente la societa' del consumo, dovranno lavorare instancabilmente per reindirizzare punti nevralgici dove la cultura si forma: istruzioni, imprese, governi e esercizi mediatici, nonché movimenti sociali e le tradizioni umane a lungo andare.
Deviare e reindirizzare queste agenzie culturali sarà un cambiamento fondamentale se l'umanità vuole sopravvivere e prosperare nei secoli e millenni a venire, e dimostrare che "vale la pena di salvarci."

Si puo' scaricare il trattato per intero qua'

La foto sopra tu, come artista, la leggi come una scoperta, una sorpresa, una considerazione, una rivisitazione, un prender atto di..

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