venerdì 16 aprile 2010

Bocca di Leone


Innaffiavo le piante del mio piccolo balcone. Da poco è stata fatta l’annuale e faticosa potatura e i primi segni della primavera cominciano a vedersi. Improvvisamente mi accorgo che un enorme cespuglio di Bocche di leone ha conquistato il vaso del mio rigoglioso e anzianotto Plumbago.

La Bocca di leone, Antirrhinum Majus, della famiglia delle Scrophulariaceae è una pianta comune e allo stesso tempo molto buffa; la sua particolarità sta nei fiori, tubolari, con due labbra che, premendo il fiore ai lati, si aprono ricordando la bocca di un leone (o in maniera meno didattica quella di un bambino piccolo quando la nonna gli fa fare “pio pio”).

Pronta con le forbici e i guanti da giardino tra le mani ad estirpare questa terribile erbaccia, che si è permessa di usurpare un territorio non suo, mi fermo.
Com’è arrivata qui al quarto piano di un palazzo di una grande città?
Come mai è sorta da sola, naturalmente?
Perché proprio sul Plumbago?

Magari prima di ucciderla vado a cercare su internet se lo sta soffocando…
… […] nel medioevo le ragazze erano solite ornarsi i capelli con questi fiori per rifiutare i corteggiatori non desiderati […] ……



Sicuramente Diego ha cambiato il mio modo di vedere le cose!!!

1 commento:

  1. he he he.
    da moltio punti di vista poi questa pianta da fiore (che molti coltivano nei propri vasi di proposito) e' anche la piu' adatta alle tue condizioni.
    Se e' nata a cresciuta di iniziativa sua e' di sicuro un residente ben adattato al tuo vaso.
    ben vengano le Bocche di Leone! (peccato per i corteggiatori ... ;)

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