stavo facendo una ricerca serendipitosa su internet e lo sguardo è caduto su due righe scritte da Zygmunt Bauman....e mi sono venute in mente le piante della fondazione...e i discorsi sulle monocolture intensive.Dice:
"la prima fase della modernità è il tempo meglio descritto dalla metafora dei "giardinieri". Ogni giardiniere parte da un'idea, un progetto di giardino, in cui ogni pianta viene classificata in termini di compatibilità e funzionalità con il progetto. Tutto ciò che non entra nell'ordine pensato è erbaccia da sterminare, strappare. la modernità è dunque la costruzione di un ordine a partire dal caos; essa significa manipolare la probabilità, trasformando la probabilità in profittabilità..."
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